Da grande voglio fare l’operatore teatrale – è questa l’intenzione ben precisa che, senza dubbio, ha spinto aspiranti organizzatori dello spettacolo a prendere parte all’omonimo seminario organizzato da Hystrio, una serie di incontri dedicata ai fondamenti del mestiere che ha accolto partecipanti da tutta Italia. In realtà, quella dell’operatore teatrale è una vocazione piuttosto difficile da coltivare, e dando uno sguardo alle proposte presenti nel panorama universitario è impossibile non notare la quasi totale assenza di indirizzi di studio dedicati, almeno in parte, a questa professione. Il corso di laurea in Progettazione e Gestione di Eventi dell’Arte e dello Spettacolo offerto dall’Università di Firenze, così come il corso di Organizzatore dello spettacolo della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, nella loro profonda diversità sono forse l’unica eccezione. Al tempo stesso però, nonostante il corso fiorentino si prometta di formare la futura generazione di operatori culturali, il concetto di “operatore teatrale” continua ad avere contorni indefiniti, una dimensione concreta e progettuale che nessun approfondimento o laboratorio riescono a mettere a fuoco. A quanto pare, le conoscenze e le competenze che chi vuole approcciarsi al mestiere deve possedere sono pressoché infinite, e pensare di riuscire a riassumerle in pochi crediti universitari un’utopia; l’unico vero e spietato insegnante che avrai mai, ti viene detto, è il mondo del lavoro.
E’ risaputo però che affacciarsi alla realtà concreta delle cose porti con sé più interrogativi di quanti riesca a risolverne, ed è per questo motivo che i contenuti del seminario Da grande voglio fare l’operatore teatrale 1 – i fondamenti del mestiere possono essere una risorsa più che preziosa. A differenza degli anni precedenti, il trimestrale di teatro e spettacolo ha scelto di dividere il suo progetto formativo in un livello base ed un livello avanzato, e di indirizzarlo a tutti coloro che desiderano approfondire gli aspetti fondamentali della professione: da qui, l’espressione Da grande, che lascia già presupporre che i partecipanti stiano muovendo i primi passi all’interno del settore. Questo è un aspetto su cui è bene insistere perché, grazie agli strumenti di cui dispone la modalità di erogazione online – il seminario si è svolto su Zoom dal 23 al 25 aprile – si è venuta a creare una comunicazione tra docenti e discenti su più livelli: uno scambio incentrato su una serie di interrogativi che, per la loro immediatezza, possono essere utilizzati come punto di partenza per riassumere i principali temi affrontati.
“Leggevo che le APS e ODV saranno automaticamente trasferite nel RUNTS...” esordisce una partecipante durante l’incontro che apre il seminario, “quindi come funziona la trasmigrazione?”. A chiarire i dubbi sull’argomento è l’intervento congiunto di Claudia Balocchini e Franco Broccardi, consulenti per società ed enti del Terzo Settore. Partendo dalle questioni giuridiche e fiscali connesse alla costituzione di una compagnia, sono loro stessi ad interrogare i partecipanti su quali sono i bisogni e le motivazioni che li spingono a strutturarsi in una persona giuridica, senza trascurare ovviamente le sfide e le possibilità che si aprono con la riforma del settore. Si parla quindi di RUNTS, di nuovi regimi fiscali e di una denominazione, quella di Impresa Sociale, da esplorare con attenzione nel prossimo futuro. Uno sguardo alle esperienze personali emerge invece nella parte dedicata alla gestione della compagnia, a cura di Laura Supino, socia fondatrice e responsabile organizzativa di Carrozzeria Orfeo, e Arianna Bertolo, collaboratrice. Ma quindi io che non faccio così... sbaglio? E’ una domanda volutamente generica perché interfacciarsi con teatri ospitanti e redigere contratti di scrittura può essere, all’atto pratico, un procedimento insidioso sotto molti punti di vista. Nonostante questo, le variabili prese in considerazione sono molteplici e puntuali, e poter assistere ad un “tutorial” concreto sulla produzione di un’agibilità è una vera manna dal cielo, soprattutto se si tratta di imparare a muoversi sul sito dell’INPS. All’intervento di Carrozzeria Orfeo segue poi il case history del Sotterraneo, un’altra pluripremiata realtà di cui ripercorre la crescita artistica Daniele Villa, drammaturgo e co-regista del collettivo di ricerca teatrale. Partendo da zero, come siete riusciti ad ottenere un certo grado di professionalità? E’ una domanda a cui è difficile rispondere, anche provando ad avere una visione di insieme degli eventi che hanno visto il collettivo passare, nel giro di pochi anni, dagli oggetti di scena recuperati dalla rifiuteria comunale ai primi contributi finanziari, dai festival sul territorio regionale alla circuitazione a livello internazionale. Sicuramente, e questo è abbastanza evidente, il cosiddetto “giro” dei festival è stato fondamentale per scrivere la storia del Sotterraneo, ed è per questo che il successivo intervento del seminario si concentra sulle attività di distribuzione. Tenuto da Gianmaria Monteverdi del Teatro dell’Elfo, fa una panoramica dei soggetti del territorio italiano a cui rivolgere le proprie proposte in modo mirato e consapevole, e forse è proprio questo, nel tentativo di delineare una sorta di “agenda del distributore”, a far nascere un interrogativo carico di apprensione: Ho fatto una proposta ma mi hanno chiuso la porta in faccia. C’è qualche speranza che si riapra? Anche se la risposta più ovvia sarebbe invitare alla perseveranza, oltre che ad uno studio attento e curioso, purtroppo in alcuni casi non esiste una scienza esatta, anche se alcune discipline si avvicinano molto a questa concezione. E’ il caso, ad esempio, del digital marketing, una branca della disciplina del marketing che il consulente e professore universitario Andrea Maulini ha delineato in relazione alle attività di promozione delle imprese culturali sul web e sui social. Per interagire con il proprio mercato di riferimento attraverso Facebook, Instagram ed un sito ben congegnato, gli strumenti di analytics sono fondamentali per monitorare la propria attività, e soprattutto per capire, tra le altre cose: Quali sono i giorni e gli orari migliori per postare su Facebook se lavoro a Napoli?
Naturalmente questi sono soltanto alcuni degli interventi che hanno animato la chat del seminario, ma se ne potrebbero riportare molti altri di altrettanta precisione ed efficacia, tante sono le sfaccettature del mestiere. Inoltre, per non smettere di assimilare nuovi strumenti di approccio alla professione, Hystrio ha fornito anche la possibilità di “fare rete” a distanza e, soprattutto, ha programmato un secondo incontro formativo avanzato. L’appuntamento è per il 21, 22 e 23 maggio, ed è rivolto a tutti gli operatori, o futuri tali, che continuano ad interrogarsi sul destino del proprio percorso lavorativo con forza e dedizione crescente, con un impegno che, anche in questo caso, non può che riassumersi così: Da grande voglio fare l’operatore teatrale – livello 2.